Secondo i dati pubblicati da Inail, nel primo quadrimestre del 2023 le denunce di infortunio sul lavoro sono state 187.324, registrando una diminuzione del 26,4% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Tuttavia, sono aumentati i casi di decessi legati a infortuni sul lavoro, passando da 261 a 264 (+1,1%). Invece, le denunce di malattie professionali Inail sono aumentate del 23,8%.
I recenti dati relativi agli infortuni sul lavoro nel primo quadrimestre del 2023 sono fonte di speranza e preoccupazione allo stesso tempo. Se da un lato si registra una diminuzione del 26,4% delle denunce di infortunio, dall'altro si nota un incremento del 1,1% dei casi di decessi legati a tali incidenti. Inoltre, preoccupa l'incremento del 23,8% delle denunce di malattie professionali. Questi dati sottolineano l'importanza di continuare a lavorare sulla prevenzione degli infortuni sul lavoro.
La diminuzione delle denunce di infortunio è un segnale positivo, che potrebbe essere attribuito agli sforzi delle aziende e degli enti preposti a garantire la sicurezza dei lavoratori. La legislazione in materia di sicurezza sul lavoro e la diffusione di una maggiore consapevolezza sul tema potrebbero aver contribuito a questa tendenza. Nonostante il calo delle denunce, bisogna rimanere vigili e non abbassare la guardia, poiché ogni infortunio che si verifica rappresenta ancora una falla nel sistema di prevenzione. D'altro canto, l'aumento dei decessi legati ad infortuni sul lavoro è una chiara indicazione che nonostante i progressi fatti nella prevenzione, esistono ancora situazioni potenzialmente fatali che devono essere affrontate. È fondamentale che le aziende adottino misure di sicurezza sempre più efficaci, in particolare per i settori più a rischio. Investire nella formazione dei lavoratori riguardo alle pratiche di sicurezza e garantire un costante monitoraggio delle condizioni lavorative potrebbe contribuire a ridurre ulteriormente i decessi legati agli infortuni sul lavoro.
La reportistica indica che le denunce di malattie professionali nel primo quadrimestre del 2023 sono aumentate del 23,8% rispetto allo stesso periodo del 2022, con aumenti in tutti i settori, compresa l'Industria e servizi, l'Agricoltura e il Conto Stato.
La situazione delle malattie professionali costituisce quindi un'ulteriore sfida. L'aumento delle denunce potrebbe indurre a riflettere sulla necessità di rivedere e rafforzare le misure di prevenzione e protezione, al fine di evitare rischi eccessivi per i lavoratori. È fondamentale che le aziende siano diligentemente informate sui potenziali rischi professionali e che adottino le politiche appropriate per ridurli al minimo. Inoltre, ciò richiede una stretta collaborazione con le autorità competenti e un costante scambio di informazioni per identificare e gestire tempestivamente le situazioni di rischio.
I dati relativi al periodo gennaio-aprile 2023 evidenziano un calo delle denunce di infortunio in tutte le aree del Paese, con i decrementi più consistenti nelle Isole, seguite dal Sud, dal Nord-Ovest, dal Centro e dal Nord-Est. Tra le regioni con i maggiori decrementi percentuali si segnalano la Campania, la Liguria, il Molise e l'Abruzzo.
Per quanto riguarda la distribuzione di genere, sia uomini che donne hanno registrato un calo nelle denunce di infortunio, con una diminuzione del 41,1% per le donne e del 14,2% per gli uomini. I lavoratori italiani e comunitari hanno riportato cali relativamente simili, mentre i lavoratori extracomunitari hanno mostrato una diminuzione del 5,8%. Nell'analisi per fasce di età, si sono verificate diminuzioni in tutte le categorie, ad eccezione dei giovani under 20 e dei lavoratori più anziani.
Per quanto riguarda i casi mortali, nel primo quadrimestre del 2023 sono state presentate 264 denunce di infortunio con esito mortale, tre in più rispetto al primo quadrimestre del 2022. A livello nazionale, si è registrato un aumento solo dei casi mortali sui percorsi casa-lavoro, mentre quelli avvenuti in occasione di lavoro sono diminuiti. L'aumento ha riguardato solo l'Industria e servizi, mentre l'Agricoltura e il Conto Stato hanno mostrato una riduzione.
Dal punto di vista geografico, si è verificato un aumento dei casi mortali nel Nord-Ovest, nel Centro e nelle Isole, mentre una diminuzione è stata osservata nel Nord-Est e nel Sud.
Citiamo dalla reportistica pubblicata su puntosicuro.it:
Le denunce di malattia professionale protocollate dall’Inail nel primo quadrimestre del 2023 sono state 23.869, 4.582 in più rispetto allo stesso periodo del 2022 (+23,8%). L’incremento è del 28,1% rispetto al 2021, del 61,6% sul 2020 e del 12,5% rispetto al 2019.
I dati rilevati al 30 aprile di ciascun anno mostrano un aumento del 23,7% nella gestione Industria e servizi (da 15.848 a 19.605 casi), del 23,8% in Agricoltura (da 3.268 a 4.045) e del 28,1% nel Conto Stato (da 171 a 219). L’incremento delle denunce interessa il Nord-Est (+29,8%), il Centro (+27,8%), il Sud (+24,3%) e il Nord-Ovest (+23,6%), mentre le Isole registrano un calo (-2,0%).
Fonte: puntosicuro.it
La prevenzione degli infortuni sul lavoro è un obiettivo che richiede impegno da parte di tutti gli attori coinvolti. In quest'ottica, è fondamentale promuovere una cultura della sicurezza sul lavoro, coinvolgendo sia i datori di lavoro che i lavoratori stessi. Solo attraverso un impegno collettivo e una costante attenzione alla prevenzione degli infortuni potremo fare progressi significativi per garantire luoghi di lavoro più sicuri e ridurre il numero di infortuni e malattie professionali.
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