Il settore dei trasporti è responsabile di un quarto delle emissioni di gas effetto serra, in base a quanto pubblicato dal report “Sustainability of Europe’s Mobility Systems” dell’Agenzia Europea dell’Ambiente che evidenzia una lenta e complessa transizione del settore verso la sostenibilità e gli obiettivi 2030. Le maggiori preoccupazioni provengono dall’aviazione e dall’aumento delle merci che devono essere trasportate, mentre piccoli spiragli di luce arrivano dal sistema ferroviario.
Per il Consiglio europeo la “neutralità climatica” significa ridurre fortemente le emissioni nell'atmosfera di gas a effetto serra generate dall'attività umana, come quelle di anidride carbonica (CO2) dovute all'utilizzo di combustibili fossili, in modo tale da garantire che non vi sia alcun impatto sul sistema climatico.
In base al report precedentemente citato, l’Europa è uno dei continenti che si promuove quasi come guida per limitare il “collasso climatico” ma in realtà non riesce a “fare” abbastanza.
La riduzione delle emissioni è necessario in tutti i settori dell’economia, ma se in alcuni di essi ci sono state delle riduzioni nel corso degli ultimi decenni che fanno ben sperare, le emissioni di trasporto di gas serra e di alcuni inquinanti come l’ammoniaca (NH33) e il protossido di azoto (N2O) continuano a crescere.
Sono le auto le responsabili di oltre il 75% delle attività di trasporto in Europa, è il trasporto pubblico che offre un profilo più sostenibile. Il principale mezzo di per gli spostamenti rimane l’auto, l’Agenzia Europea dell’Ambiente riporta che “l’adozione di veicoli elettrici ha mostrato segnali promettenti negli ultimi anni e la diffusione di carburanti più puliti può contribuire a ridurre le emissioni di anidride carbonica dei mezzi di trasporto che sono difficili da elettrificare. Tuttavia la loro implementazione finora è stata troppo lenta per cambiare la tendenza generale”.
I riscontri positivi arrivano dai collegamenti ferroviari a lunga distanza in Europa, che hanno registrato una crescita nell’attività di trasporto di passeggeri. Sebbene l'attività di trasporto merci su strada continui a crescere, la rete ferroviaria, pur avendo mostrato una tendenza positiva, non è ancora abbastanza efficiente ed estesa per essere considerata un’alternativa ai viaggi in auto.
L'attività di trasporto merci su strada cresce in modo significativo, ma è importante considerare il ruolo che la ferrovia potrebbe assumere nel trasporto merci, grazie alla sua elevata efficienza energetica e alle basse emissioni di gas serra e di inquinanti atmosferici. L'espansione del settore ferroviario potrebbe rappresentare un’opportunità per ridurre alcuni degli impatti ambientali dei trasporti in futuro.
Il Settore che preoccupa maggiormente è quello dell’aeromobile, l’AEA scrive: “Con le misure politiche attuali e pianificate negli Stati membri dell’UE, le emissioni di gas a effetto serra dei trasporti diminuiranno di circa il 14% nel 2030 e del 37% nel 2050, rispetto ai livelli del 2022. Sono pertanto necessari sforzi più forti per raggiungere l’obiettivo dell’UE di ridurre le emissioni dei trasporti del 90% entro il 2050”.
Quando si parla di trasporti e sostenibilità è necessario menzionare la trasformazione digitale che sta avvenendo anche nel settore della logistica e quindi anche dell’export.
Infatti la digitalizzazione dei processi logistici permette una gestione più efficiente delle risorse, il che contribuisce direttamente alla riduzione delle emissioni di CO2 e di altri inquinanti. Utilizzando strumenti come l'Electronic Freight Transport Information (eFTI) e l'eCMR (la versione elettronica della lettera di vettura), le aziende possono monitorare e ottimizzare ogni aspetto del trasporto merci, riducendo gli sprechi e migliorando l'efficienza operativa. Queste tecnologie facilitano anche la transizione verso una logistica verde, riducendo la dipendenza dai documenti cartacei e promuovendo pratiche più eco-friendly, infatti l'ottimizzazione delle operazioni, infatti, porta a una diminuzione dei consumi energetici e a una gestione più efficace delle risorse, aspetti che si traducono in risparmi significativi.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) gioca un ruolo cruciale in questa trasformazione. Il piano prevede investimenti significativi in tecnologie innovative e infrastrutture digitali che facilitano una logistica più efficiente ed ecologica (es. sistemi eFTI ed eCMR).
Abbiamo appena raccontato la "twin transition" (o "doppia transizione") che si riferisce al processo di trasformazione digitale e sostenibile. Questo concetto indica come le tecnologie digitali e gli obiettivi di sostenibilità ambientale siano strettamente interconnessi e come possano supportarsi reciprocamente per generare benefici complessivi. La twin transition promuove una logistica che non solo è più efficiente e trasparente, ma che contribuisce attivamente alla protezione dell'ambiente e al miglioramento della sostenibilità complessiva del settore. (Definizione Twin Transition: World Economic Forum )
Innovare significa anche creare un vantaggio competitivo. Le aziende che investono in tecnologie sostenibili possono ottenere un ritorno significativo sia in termini economici sia di reputazione, in quanto dimostrano un impegno concreto verso la sostenibilità. Questa prospettiva a lungo termine è cruciale per costruire un modello di business resiliente e in linea con il mercato del futuro.
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