I rischi a cui i lavoratori sono esposti non riguardano solo quelli relativi agli ambienti di lavoro, ma è necessario considerare anche quelli che fanno riferimento alle attività di manutenzione.
L'esposizione a disturbi muscolo-scheletrici, all’amianto durante la manutenzione di strutture obsolete e ad agenti chimici o a polveri sono solo alcuni dei pericoli che un lavoratore potrebbe affrontate quotidianamente. Tuttavia, uno dei rischi più diffusi e pericolosi rimane quello delle cadute che nel corso dell’articolo andremo ad approfondire.
Molti incidenti sul lavoro sono correlati alle attività di manutenzione. La scarsa manutenzione di attrezzature, luoghi di lavoro e dispositivi di sicurezza può portare a infortuni o situazioni di pericolo. Con la sensibilizzazione verso la salute e la sicurezza degli ambienti di lavoro, l'approccio alla manutenzione è cambiato: da una semplice riparazione in caso di guasto, la manutenzione può intendersi come un processo complesso che richiede interventi preventivi e periodici, con un'enfasi crescente sulla formazione e le competenze dei lavoratori.
Oggi, i datori di lavoro devono affrontare una doppia sfida: da un lato, rispettare le disposizioni legislative in materia di sicurezza sul lavoro (Decreto legislativo n. 81/2008), garantendo la conformità continua degli ambienti e delle attrezzature; dall'altro, assicurare la salute e la sicurezza dei lavoratori impegnati nelle attività di manutenzione. Infatti, in tali contesti, una corretta valutazione dei rischi “non può prescindere dal rilievo delle eventuali interferenze date dalla possibile compresenza, in un unico contesto, dei lavoratori di più imprese impiegati in attività diverse”.
In questo contesto normativo e operativo sempre più complesso è fondamentale adottare una rigorosa valutazione dei rischi e implementare misure preventive adeguate. Solo garantendo la conformità normativa e promuovendo una cultura della sicurezza sul lavoro si può sperare di ridurre al minimo gli incidenti e creare ambienti di lavoro sicuri e protetti per tutti i lavoratori.
L'importanza della manutenzione nell'ambito della sicurezza sul lavoro non può essere sottovalutata.
Iniziamo dalla normativa tecnica che fornisce una cornice essenziale per la comprensione della manutenzione. Secondo la norma EN 13306, la manutenzione è definita come "la combinazione di tutte le azioni tecniche, amministrative e gestionali, eseguite durante il ciclo di vita di un elemento, destinata a preservarlo o a riportarlo in uno stato dal quale si possa eseguire la funzione richiesta".
Questo concetto si articola in due tipologie principali: la manutenzione correttiva e la manutenzione preventiva. La prima interviene per riparare un sistema danneggiato al fine di renderlo nuovamente funzionante, mentre la seconda prevede interventi pianificati per ridurre la probabilità di guasto o deterioramento.
La manutenzione “può incidere sulla sicurezza e sulla salute dei lavoratori” in diversi modi:
In una ricerca europea, allo scopo di identificare gli infortuni legati alle operazioni di manutenzione con riferimento alla variabile ‘processo di lavoro’, utile per la classificazione delle cause e delle circostanze degli infortuni, sono state scelte quattro sottocategorie connesse a quelle che possono essere considerate attività di manutenzione:
Riguardo alla manutenzione delle attrezzature di lavoro sono presenti più parti rilevanti nel D.Lgs. 81/2008 (Testo Unico) in cui viene evidenziato che tali attrezzature “non devono aggiungere rischi non necessari all’attività lavorativa, per tale motivo quelle messe a disposizione dei lavoratori devono essere state fabbricate seguendo opportuni requisiti di sicurezza (art. 70, d.lgs. 81/2008)”.
Si segnala poi che il datore di lavoro, prima di adottare un’attrezzatura di lavoro, effettua una scelta basata sulla propria valutazione del rischio, che tenga conto dell’impiego lavorativo dell’attrezzatura di lavoro (art. 71, comma 2, d.lgs. 81/2008) e, in particolare:
E le attrezzature messe a disposizione dal datore di lavoro “devono essere idonee ai fini della salute e sicurezza e adeguate al lavoro da svolgere (art. 71, comma 1, d.lgs. 81/2008)”. Si sottolinea poi che, “in caso di non effettuazione delle attività di manutenzione o di effettuazione tardiva o errata, tra i rischi derivanti dall’impiego delle attrezzature occorre aggiungere anche quelli dovuti alla non conservazione nel tempo delle caratteristiche funzionali e di sicurezza”.
Inoltre, il datore di lavoro “prende le misure necessarie affinché le attrezzature di lavoro siano (art. 71, comma 4, d.lgs. 81/2008):
Non solo lavori ad alta quota ma anche molte attività di manutenzione sono direttamente collegate ad un alto tasso di infortuni, un’analisi di questi hanno permesso di delineare sei principali sottocategorie di incidenti:
Per affrontare efficacemente questo rischio sono necessarie misure preventive mirate. Prima di tutto, è essenziale definire il concetto di "lavoro in quota", che si riferisce a qualsiasi attività che espone il lavoratore al rischio di caduta da un'altezza superiore a 2 metri rispetto a un piano stabile.
Il datore di lavoro, nei casi in cui i lavori temporanei in quota non possono essere eseguiti in condizioni di sicurezza e in condizioni ergonomiche adeguate a partire da un luogo adatto allo scopo, sceglie le attrezzature di lavoro più idonee a garantire e mantenere condizioni di lavoro sicure, in conformità ai seguenti criteri:
Inoltre, è fondamentale individuare e minimizzare i rischi associati alle attrezzature installando, se necessario, dispositivi di protezione contro le cadute. Questo approccio proattivo è essenziale per garantire un ambiente di lavoro sicuro e proteggere la salute e la vita dei lavoratori.
In conclusione, l'analisi delle cadute dall'alto e dei rischi connessi in generale alla manutenzione nei luoghi di lavoro rivela un quadro complesso e sfaccettato. La manutenzione non si limita solo alla conservazione degli impianti, ma ha un impatto diretto sulla sicurezza e sulla salute dei lavoratori. Tutte le attività devono essere eseguite in sicurezza, garantendo la protezione degli operatori e di chiunque sia presente sul luogo di lavoro.
È fondamentale che datori di lavoro, dirigenti, responsabili della sicurezza e lavoratori stessi collaborino attivamente per implementare e seguire con rigore le misure preventive e promuovere una cultura della sicurezza sul lavoro corretta e responsabile. Solo attraverso un impegno condiviso e una costante attenzione alla sicurezza possiamo sperare di ridurre significativamente il numero di infortuni e morti bianche.