Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha emesso il Decreto Ministeriale del 7 agosto 2023 per regolamentare le condizioni di esenzione dalla nomina del Consulente per la Sicurezza ADR per le imprese che svolgono attività di spedizione o trasporto, oppure una o più attività di imballaggio, carico, riempimento di merci pericolose su strada. In seguito all'entrata in vigore di questo decreto, sono stati sollevati alcuni quesiti a cui è stata data risposta con la circolare il 14 maggio 2024 sintetizzata in questo articolo per approfondire i chiarimenti operativi.
Precisazioni sull'art. 2 del decreto. Quali sono le attività soggette all’obbligo di nomina del consulente ADR, come il trasporto, l'imballaggio, il carico, e lo scarico di merci pericolose?
Le direttive dell’Articolo si applicano alle imprese che svolgono attività di spedizione, trasporto, imballaggio, carico, riempimento o scarico di merci pericolose, purché tali attività siano svolte in conformità alle condizioni di esenzione descritte negli articoli 3, 4 e 5 del decreto.
Inoltre c’è da sottolineare che rientrano nell'ambito di applicazione anche operatori di stazioni di lavaggio cisterne, officine di manutenzione e installatori di impianti, nella misura in cui le loro attività richiedano la movimentazione di merci o rifiuti pericolosi.
Le imprese escluse dall’obbligo di nominare un Consulente sono le imprese che tra le attività che svolgono si limitano all'intermediazione, al coordinamento e all'organizzazione di beni e risorse senza impatto diretto sulla sicurezza del trasporto.
Dettagli sui casi di esenzione totale (art. 3) e parziale (art. 4). Quali sono i casi particolari in cui si applicano esenzioni totali o parziali? Ad esempio, le aziende che si occupano del confezionamento come si configurano?
Di seguito illustreremo i casi di esenzione per natura del trasporto, limiti quantitativi o disposizioni speciali. Le vari organizzazioni possono rientrare in 3 tipologie di esenzione:
In che modo sono calcolate le operazioni in riferimento all’Art 4?
Il Registro delle Operazioni (Art. 4 e 5) come deve essere? E il Registro Unico che caratteristiche principali deve avere?
Il registro (in forma digitale o cartaceo) può essere integrato con altri strumenti di gestione a condizione di essere sempre aggiornato in tempo reale con le informazioni minime richieste all’art.4. Le informazioni devono essere pronte per una rapida consultazione e riconducibili al numero di operazioni eseguite.
Nel caso in cui venga utilizzato il Registro Unico per conteggiare le operazioni di cui agli articoli 4 e 5, è necessario dare chiara evidenza del tipo di esenzione applicato di volta in volta.
In riferimento alla separazione dei conteggi, l'applicazione del regime di esenzione previsto all'articolo 4 non esclude il ricorso al regime descritto all'articolo 5. In tal caso, i due regimi avranno un conteggio separato e non cumulativo.
Maggiori precisazioni sono fornite sui casi di esenzione per esclusione (gli scaricatori) (Art. 6 D.M.)
Gli scaricatori esentati dall’obbligo di nominare un consulente sono i destinatari di merci pericolose in colli che scaricano con mezzi e personale proprio, o che delegano l'attività di scarico.
In riferimento all’Esenzione per Delega, i destinatari di merci pericolose in cisterna o alla rinfusa che delegano l'attività di svuotamento possono beneficiare dell'esenzione se soddisfano le condizioni previste all'articolo 6.
Mentre non beneficiano dell’esenzione i destinatari di merci pericolose in cisterna o alla rinfusa che svuotano con mezzi e personale proprio, in quanto considerate attività di scarico.
Maggiori approfondimenti relativamente alla Formazione (Art 7 D.M.). Durata, frequenza e modalità di erogazione dei corsi?
La formazione deve garantire al personale un adeguato livello di consapevolezza sulle procedure da seguire per le attività di spedizione, trasporto, imballaggio, carico, riempimento e scarico di merci pericolose, nonché per la gestione di situazioni di emergenza.
La durata e la frequenza dei corsi di formazione sono a discrezione del legale rappresentante, in base al livello di rischio delle attività svolte e alle modifiche normative e procedurali.
La formazione può essere erogata da docenti con documentata esperienza nel settore delle merci pericolose e delle attività aziendali. Inoltre, è ammesso l'utilizzo di modalità e-learning.
In conclusione, il decreto è applicabile alle imprese coinvolte nella spedizione, trasporto, imballaggio, carico, riempimento o scarico di merci pericolose, nel rispetto delle condizioni di esenzione previste. Esso stabilisce diversi regimi di esenzione parziale o totale dalla nomina del consulente ADR, basati sulle specifiche attività svolte e sui limiti quantitativi determinati. Le imprese sono inoltre tenute a mantenere un registro delle operazioni, garantire la formazione del personale e conformarsi alle responsabilità delineate dall'Accordo ADR.