Quest’anno saranno tre anni dalla pubblicazione della UNI/PdR 125:2022, la prassi di riferimento che ha segnato una svolta per la certificazione della parità di genere in Italia.
Un’iniziativa pionieristica, sostenuta dal PNRR, che ha coinvolto aziende pubbliche e private in un percorso strutturato di
- inclusione,
- valorizzazione delle diversità,
- promozione delle pari opportunità nei luoghi di lavoro.
Il valore creato fino ad oggi potrebbe essere solo l’inizio di una nuova fase evolutiva.
Evoluzione di un percorso
In questo contesto di continuo cambiamento che entra in gioco la ISO 53800, la nuova norma internazionale pubblicata nel 2024.
Un documento-guida rivolto a organizzazioni di ogni tipo e settore, pensato per accompagnare la transizione verso una reale uguaglianza di genere, in piena coerenza con i principi della ISO 26000 sulla responsabilità sociale d’impresa.
La ISO 53800 non è una norma certificabile, ma rappresenta un framework strategico e operativo, utile per:
- integrare la parità di genere nella governance aziendale,
- strutturare politiche inclusive e sostenibili,
- evolvere verso una visione di impresa più etica e responsabile
Uno scenario in trasformazione: il dialogo tra UNI/PdR 125 e ISO 53800
La convergenza tra questi due approcci – nazionale e internazionale – apre scenari di grande interesse per tutte le organizzazioni che credono nei valori ESG e nel ruolo attivo delle imprese nella società.
Potrebbe rappresentare la prossima fase per:
- rendere strutturali e permanenti le politiche di genere,
- allinearsi ai criteri ESG e agli standard internazionali,
- superare la logica della “certificazione a scadenza” in favore di un approccio continuo e integrato.
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