Negli ultimi anni, la sostenibilità è diventata un pilastro fondamentale per imprese e investitori.
In questo contesto e proprio per far fronte alla sempre maggior richiesta di un economia “trasparente” ed effettivamente ecosostenibile, l'Unione Europea ha introdotto la Tassonomia UE, uno strumento essenziale per definire quali attività economiche possano essere considerate veramente green.
La Tassonomia UE è un sistema di classificazione che stabilisce criteri chiari per determinare il grado di ecosostenibilità di un'attività economica. Il suo obiettivo principale è fornire trasparenza al mercato finanziario, aiutando investitori e aziende a orientarsi verso scelte più sostenibili.
La Tassonomia UE si applica principalmente a:
La regolamentazione prevede sei obiettivi ambientali fondamentali:
Ma quali sono i criteri di valutazione della sostenibilità di un’attività economica?
Vediamolo insieme.
Un’attività economica per essere considerata sostenibile deve contribuire in modo sostanziale ad almeno uno dei sei obiettivi elencati poco sopra, senza arrecare danni significativi agli altri (sulla base del principio DNSH - Do No Significant Harm).
L'adozione della Tassonomia UE non è solo un obbligo normativo, ma anche un'opportunità strategica. Essere conformi ai criteri tassonomici significa:
Per supportare le imprese nell'adeguamento alla Tassonomia, l'UE mette a disposizione strumenti come:
La Tassonomia UE rappresenta una guida chiara e concreta per orientare le scelte finanziarie e industriali verso la sostenibilità. Le imprese che sapranno adattarsi a questi criteri non solo contribuiranno alla transizione ecologica, ma ne trarranno anche vantaggi competitivi significativi.
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