La Due Diligence Ambientale
Con il termine due diligence si intende il processo per analizzare il valore e le condizioni di un’azienda.
“In ambito economico o commerciale, la due diligence rappresenta un approfondimento, una verifica di un potenziale investimento, ed è finalizzata a confermare oppure a smentire tutti i fatti, gli elementi e le circostanze che attengono a una data operazione (per es., una compravendita)” (def. Treccani)
La due diligence può anche interessare l’ambito ambientale (DDA) e le organizzazioni, sempre più interessate alla comprensione dei fattori ambientali che possono generare conseguenze per il loro business; possono essere valutate tramite un Environmental Due Diligence (EDD).
Uno strumento, a tal proposito, ci viene fornito da ISO che, dopo più di 10 dall’ultima versione (ISO 14015:2010 - Environmental assessment of sites and organizations EASO), ha pubblicato la norma ISO 14015:2022 con lo scopo di fornire una guida sulla conduzione di un EDD assessment.
Rispetto alla precedente versione, i cambiamenti principali sono:
- titolo e scopo sono stati estesi per un’applicazione più ampia della norma;
- il documento è stato armonizzato con la struttura degli altri standard;
- l’allargamento della sfera di utilizzo del documento con l’inclusione della auto-valutazione/valutazione interna senza la necessità di impiegare parti terze;
- la guida sui ruoli e le responsabilità è stata estesa;
La norma, che è destinata a tutte le organizzazioni indipendentemente dalla dimensione, fornisce le basi per l’armonizzazione della terminologia usata nella valutazione al fine di renderla strutturata, trasparente e oggettiva, definendo ruoli e le responsabilità:
- Client: organizzazione o persona che commissiona l’EDD
- Assessor: persona competente che conduce o partecipa a una EDD assessment
- Representative of the assessee (organizzazione che esegue la valutazione di due diligence ambientale per conto del client)
Conduzione di un EDD assessment
I requisiti e le fasi per la pianificazione e conduzione dell’assesment, individuati nella norma sono:
- identificazioni dei ruoli e delle responsabilità;
- identificazione delle condizioni (accordi legali, riservatezza, accordi finanziari, programma, contenuto e uso del report) e degli obiettivi della valutazione;
- scopo della valutazione;
- criteri di valutazione (stabilendo requisiti legali, ambientali delle parti interessate);
- valutazione della fattibilità (attraverso il risk base approach);
- raccolta di informazioni (evidence-based approach): possono derivare da fonti quali gli audit del environmental management system (ems), audit di compliance, valutazioni di impatto ambientale, valutazioni di performance ambientali, site investigation;
- piano di assessment;
- raccolta, verifica e validazione delle informazioni: esamina dei documenti esistenti, interviste, osservazioni degli attributi e delle condizioni fisiche (allegato B);
- valutazione attraverso alle determinazioni degli impatti ambientali e delle conseguenze di questi sul business;
- creazione della reportistica.
La parte finale della norma è dedicata alla creazione e gestione della reportistica e alle competenze generiche e specifiche che devono avere gli assessors, compresa la loro valutazione.
Allegati alla norma:
- Allegato A: esempi di argomenti, documenti, fonti per la valutazione
- Allegato B: osservazione degli attributi e delle condizioni fisiche
- Allegato C: soggetti e enti per l’intervista
- Allegato D: esempio del sommario della reportistica per un EDD assessment.
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