<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=276156203311675&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Piano di Emergenza Interno per Stoccaggio e Lavorazione dei Rifiuti

Questa primavera è iniziata all’insegna di importanti novità che riguardano la tutela dell’ambiente, soprattutto in riferimento al rapporto Incendio-Rifiuti.

Per chi non lo avesse ancora fatto, è previsto l’adeguamento al Decreto legislativo n.113/2018 per quanto attiene alla predisposizione di un Piano di Emergenza Interno per lo stoccaggio e la lavorazione dei rifiuti.

 

Piano di emergenza interno contro i rischi di incendio

Tra gli obiettivi del decreto legislativo 113/2018 c’è anche quello di prevenire o per lo meno ridurre i rischi connessi al possibile sviluppo di incendi presso gli impianti che gestiscono rifiuti. Non solo per salvaguardare l’ambiente, ma anche per limitare il possibile impatto ambientale negativo di questo tipo di eventi.

A tal fine il decreto ha imposto ai gestori degli impianti di stoccaggio e trattamento di rifiuti di predisporre un Piano di Emergenza Interno (obbligo scaduto il 4 marzo scorso).

 

Il Piano di Emergenza interno non è l'unico obbligo giuridico relativo ai rifiuti. Vuoi scoprire tutte le possibili criticità sui rifiuti per la tua azienda? Scarica la guida!

New call-to-action

 

Leggi anche dal nostro Blog:

 

Piano di emergenza Incendio-Rifiuti: a chi si rivolge?

In questo caso non si fa riferimento ai soli smaltitori, ma anche ai produttori di rifiuti mediante un impianto.

La circolare infatti si rivolge alle seguenti categorie:

  • Impianti dai quali i rifiuti sono inviati ad altri impianti di destinazione finale;
  • Impianti che sottopongono i rifiuti a ulteriori operazioni di gestione;
  • Impianti di stoccaggio o raggruppamento intermedi tra due o più fasi di trattamento, svolte nell’ambito del medesimo impianto di gestione;
  • Impianti di stoccaggio di rifiuti prodotti all’esito del trattamento, già sottoposti all’eventuale caratterizzazione o in attesa di esserlo, per il successivo avvio alle destinazioni finali.

 

Incendio rifiuti: linee guida per la gestione operativa

Il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM), in collaborazione con il Dipartimento dei Vigili del Fuoco, ha regolamentato i criteri operativi e gestionali per prevenire, o quanto meno ridurre i rischi connessi allo sviluppo di incendi presso impianti che gestiscono rifiuti, prima con una circolare del 15 marzo 2018, ora sostituita con quella del 13 febbraio del 2019.

 

Novità della Circolare n.2730 del 13 febbraio 2019

Le revisioni sono state diverse e hanno spaziato dagli aspetti collegati al contesto organizzativo, alle presentazioni delle garanzie finanziarie, alla prevenzione del rischio negli impianti di gestione dei rifiuti.

Su questi aspetti si è fatto riferimento:

  • all’ottimizzazione delle misure organizzative e tecniche,
  • all’adeguata informazione e formazione del personale,
  • al controllo e monitoraggio delle sorgenti di innesco e delle fonti di calore,
  • senza trascurare l’adeguata manutenzione.

In termini di prescrizioni generali le modifiche hanno considerato l’ubicazione, l’organizzazione ed i requisiti generali degli impianti, i sistemi di protezione e sicurezza ambientale, le modalità di gestione dell’impianto e naturalmente i controlli ambientali.

La scadenza prevista è passata perché era lo scorso 4 marzo: i ritardatari sanno che devono correre al più presto ai ripari!

 

Vuoi essere informato sugli adempimenti relativi ai rifiuti? Scarica il nostro Manuale per la Gestione dei Rifiuti e scopri se rischi qualcosa o se la tua azienda è in compliance.

New call-to-action

Davide Biasco

Scritto da   Davide Biasco

HSE Manager . Si occupa di consulenza e formazione in ambito di Health Safety & Environment. Sviluppa analisi di legal compliance sul tema della sicurezza e dell’ambiente. Implementa sistemi di gestione in ambito ISO (14001,9001,45001). Senior Trainer si occupa anche di formazione certificata (AICQ SICEV) dei team leader nell’ambito degli audit di terza parte in conformità alle norme ISO 17021 ed ISO 19011. Copre ruoli di auditor di terza parte per Enti di Certificazione ed è membro di Organismi di vigilanza riferiti ai modello organizzativi conformi al d.lgs 231/01. E’ responsabile della Polistudio Academy che si occupa di alta formazione rivolta agli HSE manager.

ISCRIVITI AL NOSTRO BLOG