Facile dire “formazione continua”: sul lavoro, la formazione è un concetto facile a dirsi, molto più difficile a farsi. In primo luogo, perché non tutti i lavoratori riconoscono il valore della formazione ed è necessario coinvolgerli nella cultura aziendale, in secondo luogo perché, purtroppo, la formazione porta con sé il pregiudizio di essere eccessivamente “teorica” e poco calata nei reali processi quotidiani.
Sta di fatto che negli ultimi anni i migliori formatori hanno cercato e trovato soluzioni innovative per aggiornare i loro percorsi. I piani formativi sono migliorati moltissimo nelle aziende e la loro progettazione è diventata più accurata, introducendo il valore dell’esperienza pratica, ma anche metodi più coinvolgenti per far arrivare in modo più efficace i concetti spesso espressi in un contesto tradizionale con lezioni frontali e un ascolto passivo protratto per ore e ore.
I formatori oggi propongono percorsi di apprendimento personalizzati e tarati sui bisogni e sulle richieste delle aziende, l’azienda dimostra di attribuire un’importanza significativa alla formazione e allo sviluppo delle soft skills delle proprie risorse.
Quindi, se fino a qualche anno fa la formazione obbligatoria era svolta come un dovere, oggi c’è maggior consapevolezza sul ruolo che la formazione ha, come nella prevenzione di infortuni e di comportamenti rischiosi in azienda.
Tra le modalità formative più interessanti, oggi, troviamo la formazione esperienziale che abbiamo già approfondito qui.
In questa sede però, volevamo approfondire anche la formazione digitale che prevede la fruizione di contenuti in modalità e-learning.
Formazione digitale, Microlearning e Nanolearning
In questo campo si sente sempre più spesso parlare di Microlearning e Nanolearning, parole che sembrano sinonimi ma in realtà definiscono metodi differenti finalizzati all’apprendimento facilitato ed efficace dei concetti.
Si tratta di modalità di apprendimento nuove e calate sulle esigenze delle nuove generazioni di lavoratori, abituati a fruire contenuti digitali direttamente dal cellulare.
Secondo YouTube la visualizzazione media dei video è di 4,4 minuti e secondo uno studio solo il 20% delle persone legge un documento dall'inizio alla fine.
Per garantire una formazione aziendale efficace e accessibile a tutti i dipendenti, è fondamentale adottare un approccio di digitalizzazione e trasformazione culturale che si sta già diffondendo. In particolare, le piattaforme di Microlearning si stanno rivelando strumenti preziosi per promuovere l'inclusività e creare valore aggiunto per tutta l'organizzazione.
Cos’è il Microlearning
Il Micro-learning è un efficace metodo di formazione che consente di creare percorsi formativi personalizzati per aiutare i dipendenti a migliorare le proprie competenze e conoscenze in qualsiasi ambito, migliorando il benessere sul posto di lavoro. Questo metodo è caratterizzato dalla suddivisione dei concetti in piccoli momenti di apprendimento di breve durata, finalizzati a raggiungere dei micro-obiettivi quotidiani. L'approccio seriale al contenuto permette di fornire informazioni su richiesta e in modo agevole, restituendo al contempo una sensazione di avanzamento e di soddisfazione per la percezione di un effettivo miglioramento delle proprie conoscenze.
Secondo la definizione data da Lauren Freeman, filosofa e professoressa dell’Università di Louisville, in uno studio del 2016, il Microlearning “consente al discente di accedere all’informazione di cui ha bisogno quando ne ha bisogno e nel modo in cui preferisce”.
Come funziona il Microlearning
Il microlearning fornisce moduli formativi brevi che possono essere completati rapidamente e quando il discente, nel nostro caso il lavoratore, ha l'opportunità o la necessità di consultarlo. Il contenuto è abbastanza specifico e fornisce istruzioni chiare. Il concetto richiama i “tutorial”.
I moduli di apprendimento microlearning durano tra i 3 ei 10 minuti e sono così brevi proprio per mantenere l'attenzione dall'inizio alla fine.
Quanto al formato, il contenuto può essere: video, podcast, blog post, infografica o un mix di questi formati.
Al termine, si prevede un test: infatti, avere un feedback delle conoscenze apprese è particolarmente importante, ne parliamo in questo articolo.
Cos’è il Nanolearning
Come il Microlearning, anche il nanolearning identifica una modalità di apprendimento attraverso contenuti brevi che possono essere utilizzati su qualsiasi dispositivo e in qualsiasi momento con l'obiettivo di rendere la vita più facile ai discenti. I due metodi sono estremamente simili se non fosse per la durata, che nel caso del nanolearning è ancora minore.
Come funziona il Nanolearning
Nel nano-learning le sessioni di apprendimento sono progettate per essere ancora più brevi. Il nano-learning prevede moduli che vanno da 1 a 3 minuti, incentrati sull'insegnamento di un'abilità specifica all'interno dell'obiettivo di apprendimento del corso di formazione, quasi come se fossero “pillole”. Si tratta quindi di contenuti ultra-specifici che hanno lo scopo di aiutare a raggiungere gli obiettivi di apprendimento.
Anche qui i formati possono essere: video, audio, infografiche ma meno frequentemente testi.
Quando utilizzare la modalità Microlearning
Questa formazione facile e fruibile si rivela utile in particolare per consolidare concetti già appresi o aggiornamenti, come:
- presentare aggiornamenti di prodotto, di funzionalità o di norme;
- formare i tecnici/dipendenti su una nuova specifica procedura operativa;
- allineare le conoscenze del personale su tutte le attività aziendali;
Da anni ci occupiamo di formazione e formatori, per fare in modo che la sicurezza sul lavoro non sia un adempimento formativo ma vera e propria cultura aziendale. Scopri la nostra Academy.