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25.10 Obbligo Assiscurazione

Dall'applicazione della legge di bilancio 213/2023 (art.24) derivano i seguenti obblighi assicurativi per le aziende. Nello specifico le imprese con sede legale in Italia e le imprese aventi sede legale all'estero con una stabile organizzazione in Italia, sono tenute all'iscrizione nel registro delle imprese ai sensi dell' articolo 2188 del codice civile, entro il 31 dicembre 2024, hanno l’obbligo di stipulare contratti assicurativi contro calamità naturali. L’ Assicurazione rappresenta una risposta concreta ai crescenti eventi in aumento negli ultimi anni legati ai cambiamenti climatici e all'aumento di fenomeni estremi, come terremoti, alluvioni e frane.


Perché questo obbligo è fondamentale?

Il cambiamento climatico sta provocando un incremento di eventi naturali distruttivi, e l'Italia come molti altri paesi si trova ad affrontare un’alta esposizione ai rischi climatici. Tuttavia, la propensione assicurativa per questi tipi di eventi è ancora bassa. La nuova legge mira a ridurre questo divario, proteggendo il patrimonio aziendale e garantendo una maggiore continuità operativa, anche in situazioni di emergenza.

Le imprese dovranno stipulare polizze assicurative per tutelare specifiche immobilizzazioni materiali, come terreni, fabbricati, impianti, macchinari e attrezzature industriali e commerciali. Gli eventi coperti includono terremoti, alluvioni, frane, inondazioni ed esondazioni. In caso di mancata adesione, le aziende non potranno accedere a contributi o agevolazioni finanziarie in caso di danni provocati da eventi calamitosi.

Esclusioni e sanzioni

Le disposizioni di cui ai commi da 101 a 110 non si applicano alle imprese di cui all'articolo 2135 del codice civile, per le quali resta fermo quanto stabilito dall'articolo 1, commi 515 e seguenti, della legge 30 dicembre 2021, n. 234.

Sono quindi esclusi: imprenditore agricolo e cioè chi esercita una delle seguenti attività: coltivazione del fondo, selvicoltura, allevamento di animali e attività connesse [2082, 2083].

Per coltivazione del fondo, per selvicoltura e per allevamento di animali si intendono le attività dirette alla cura ed allo sviluppo di un ciclo biologico o di una fase necessaria del ciclo stesso, di carattere vegetale o animale, che utilizzano o possono utilizzare il fondo, il bosco o le acque dolci, salmastre o marine(1).

Si intendono comunque connesse le attività, esercitate dal medesimo imprenditore agricolo, dirette alla manipolazione, conservazione, trasformazione, commercializzazione e valorizzazione che abbiano ad oggetto prodotti ottenuti prevalentemente dalla coltivazione del fondo o del bosco o dall'allevamento di animali, nonché le attività dirette alla fornitura di beni o servizi mediante l'utilizzazione prevalente di attrezzature o risorse dell'azienda normalmente impiegate nell'attività agricola esercitata, ivi comprese le attività di valorizzazione del territorio e del patrimonio rurale e forestale, ovvero di ricezione ed ospitalità come definite dalla legge 255.

Il mancato rispetto della normativa avrà ripercussioni sul piano economico, soprattutto in termini di accesso a risorse pubbliche.

In particolare:

  1. Le imprese che non adempiono all’obbligo di stipulare un’assicurazione non subiscono una sanzione diretta, ma da tale inadempimento, come disposto dal comma 102 : “… si deve tener conto nell’assegnazione di contributi, sovvenzioni o agevolazioni di carattere finanziario a valere su risorse pubbliche, anche con riferimento a quelle previste in occasione di eventi calamitosi e catastrofali”.
  2. Le assicurazioni che rifiutano o eludono l’obbligo a contrarre la polizza in esame vengono punite con una sanzione da 100mila euro (nel minimo) e fino ad un massimo di 500mila euro.

In conclusione l'obbligo di stipulare contratti assicurativi entro il 31 dicembre 2024, oltre a garantire una protezione economica alle aziende, contribuisce a una più ampia cultura della prevenzione, essenziale in un contesto di crescenti rischi ambientali. È fondamentale che le imprese si attivino per rispettare questa nuova normativa, salvaguardando così il loro futuro e quello del territorio in cui operano.

 

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Redazione Polistudio

Scritto da   Redazione Polistudio

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