L’applicazione dell’obbligo di etichettatura ambientale degli imballaggi di cui all’art. 219, comma 5 del D.Lgs. 152/2006, già sospesa al 31 dicembre 2021, è stata ulteriormente prorogata.
Infatti, il 30 dicembre 2021 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto Legge n. 228, cosiddetto DL “Milleproroghe 2022”, il cui art. 11 prevede la sospensione dell’obbligo di etichettatura ambientale degli imballaggi fino al 30 giugno 2022, nonché la possibilità per gli operatori del settore di commercializzare i prodotti privi dei nuovi requisiti di etichettatura ambientale già immessi in commercio o già provvisti di etichetta al 1° luglio 2022, fino a esaurimento scorte.
La disposizione prevede, inoltre, l’emanazione di un decreto di natura non regolamentare a firma del Ministro della Transizione Ecologica per l’adozione di linee guida tecniche per la corretta etichettatura degli imballaggi.
Chi sono i soggetti obbligati?
Come è possibile approfondire nell'articolo del nostro Blog "I nuovi obblighi di etichettatura ambientale degli imballaggi", vediamo a chi si rivolge nello specifico questo obbligo.
Sul punto, è intervenuto il Ministero della transizione ecologica, MITE, con una nota di chiarimenti diffusa il 17 maggio 2021, nella quale si afferma che il primo periodo del comma 5 dell’art. 219 non esplicita quali siano i soggetti obbligati all'etichettatura ambientale degli imballaggi, secondo le modalità stabilite dalle norme tecniche UNI per una corretta informazione al consumatore finale. Il secondo periodo del comma 5, al contrario, dispone chiaramente che siano i “produttori” i soggetti obbligati ad indicare altresì la natura dei materiali di imballaggio utilizzati.
È bene ricordare che i produttori di imballaggi sono definiti dall’art. 218, lettera r del D.Lgs. 152/2006 come “i fornitori di materiali di imballaggio, i fabbricanti, i trasformatori e gli importatori di imballaggi vuoti e di materiale di imballaggio”.
Sono loro, infatti, i soggetti che conoscono esattamente la composizione dell’imballaggio e che devono comunicare quest’informazione a tutti gli altri soggetti della filiera. Tuttavia, occorre considerare che le informazioni previste per una corretta etichettatura degli imballaggi sono molto spesso condivise tra il produttore e l’utilizzatore dell’imballaggio stesso. È quest’ultimo che, nella maggioranza dei casi, in ragione dell’effettivo utilizzo dell’imballaggio, predispone la grafica e i contenuti dell’etichetta da stampare sul packaging.
L’apposizione dell’etichettatura ambientale diventa pertanto un’attività condivisa tra il fornitore e l’utilizzatore dell’imballaggio, che gli operatori potrebbero ritenere necessario disciplinare mediante accordi contrattuali, attraverso i quali definire il punto della filiera in cui uno degli attori coinvolti si prenda carico di tale onere.
Tali considerazioni diventano ancor più rilevanti in ragione della sanzione prevista dall’art. 261 comma 3:
“a chiunque immette nel mercato interno imballaggi privi dei requisiti” previsti per la loro etichettatura, “è applicata una sanzione amministrativa pecuniaria da 5.200 a 40.000 euro”.
Con l’utilizzo del termine “chiunque” la norma inquadra tra i soggetti potenzialmente sanzionabili qualunque operatore del settore che immetta nel mercato tali imballaggi.
La nota ministeriale citata fornisce, inoltre, delle soluzioni per garantire la corretta etichettatura ambientale degli imballaggi neutri utilizzati per il trasporto (imballaggi terziari) nonché per tutte quelle casistiche in cui sussistano evidenti limiti fisici o tecnologici che rendano difficile, se non impossibile, l’apposizione dell’etichettatura ambientale direttamente sul packaging (es. imballaggi di piccole dimensioni, preincarti, ecc.)
Infine, il MITE si è espresso in merito agli imballaggi destinati all’esportazione e al ricorso ad altri strumenti al fine di adempiere all’obbligo informativo imposto, come ad esempio l’impiego di app digitali e QR code.
In merito a quest'ultima proroga del 30 dicembre 2021, segnaliamo che in attesa del nuovo decreto ministeriale, il CONAI, Consorzio Nazionale Imballaggi, ha elaborato delle proprie Linee Guida consultabili al seguente link in risposta ai numerosi quesiti pervenuti dalle imprese.
Scarica ora la Guida completa sui nuovi obblighi di etichettatura ambientale degli imballaggi e in particolare sui chiarimenti presenti sulla nota di chiarimenti diffusa il 17 maggio 2021 dal MITE.