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Adeguamento-macchine-non-marcate-CE a-chi-compete-e-come-procedere

Tutte le macchine impiegate nelle attività produttive e professionali devono possedere una marcatura CE per obbligo di legge che ne sancisce il rispetto dei requisiti di sicurezza per l’uso cui sono destinate. Questo è quanto impone la Direttiva Macchine 2006/42/CE.

Cosa succede invece per le macchine datate e che quindi non sono provviste di marcatura?

Come muoversi per l’adeguamento macchine non marcate CE?

 

Marcatura CE delle macchine nuove/immesse nella produzione

La marcatura CE è stata introdotta dalla Direttiva Macchine 89/392/CEE e recepita nel nostro paese con il D.P.R. n. 459/1996. Ogni macchina o attrezzatura immessa nel mercato dopo il 21 settembre 1996 deve obbligatoriamente essere dotata di marchiatura CE.

E per le macchine prodotte e utilizzate prima di quella data?

In effetti la realtà d’impresa italiana è ancora caratterizzata dall’uso di macchine e attrezzature particolarmente datate che, pur reggendo la produttività richiesta, non rispondono adeguatamente agli standard di sicurezza attualmente richiesti dalla legge (un esempio tra tutti è rappresentato dalle macchine e attrezzature spesso impiegate nel settore agricolo).

Ad ogni modo la risposta è semplice: una macchina senza marcatura CE deve essere adeguata.

Ma in che modo? E sulla base di quale normativa?

 

L’adeguamento secondo la Direttiva Macchine 2006/42/CE

In un altro articolo di questo blog abbiamo affrontato il tema dell’adeguamento delle macchine sottoposte a modifiche stabilito dalla Direttiva Macchine 2006/42/CE. Questa logica non vale però per le macchine usate o per quelle antecedenti al 21 settembre 1996.

In questi casi infatti la normativa di riferimento è il Testo Unico (D.Lgs. 81/08) che all’allegato V presenta tutti i requisiti di sicurezza di conformità cui si deve adeguare la macchina.

Attenzione: la stessa logica di adeguamento la si deve anche applicare nel caso in cui una linea di produzione sia composta da più componenti, accessori, attrezzature, macchine o quasi macchine (insiemi di attrezzature o dispositivi che da soli non sono in grado di garantire un’applicazione ben determinata e che quindi sono destinati ad essere incorporati o assemblati ad altre macchine o ad altre quasi-macchine).

Se anche una sola delle parti in questione non è marcata CE allora tramite un’attenta valutazione dei rischi, bisognerà procedere all’adeguamento di tutto il complesso anche in funzione dell’interazione delle componenti tra loro.

 

Allegato V D.Lgs. 81/08 per adeguamento macchine non marcate CE

L’allegato quinto del Testo Unico si focalizza proprio sui requisiti di adeguamento per macchine in assenza di marcatura o messe a disposizione dei lavoratori in data antecedente al recepimento delle relative disposizioni europee.

Il testo dell’allegato si suddivide in una prima parte contenente disposizioni generali applicabili a tutte le macchine per poi analizzare prescrizioni supplementari applicabili ad attrezzature di lavoro specifiche:

  • attrezzature in pressione
  • attrezzature di lavoro mobili, semoventi o no
  • attrezzature di lavoro adibite al sollevamento, al trasporto o all’immagazzinamento di carichi
  • attrezzature di lavoro adibite al sollevamento di persone e di persone e cose
  • altre attrezzature (tra le quali mole abrasive, impastatrici, telai per tessitura, macchine centrifughe, frantoi ecc.).

 

Anche in questo caso il D.Lgs. 81/08 e la valutazione dei rischi rappresentano il nodo attorno al quale si muove tutta la sicurezza aziendale.

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Lorenzo Baraldo

Scritto da   Lorenzo Baraldo

Direttore Tecnico. Dopo la Laurea in ingegneria meccanica (1999), ricopre il ruolo di Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione nella S.p.A. per la quale lavorava. Nel 2008 entra in una società di consulenza divenendo Responsabile d’area per il Nord-Est. Nel 2010 consegue la Laurea in Tecniche della Prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di Lavoro ed è oggi Docente a Contratto presso l’Università degli studi di Padova dove insegna Sicurezza nell’industria Manifatturiera al Dipartimento di Ingegneria Industriale e Rischio Meccanico al Dipartimento di Scienze CardioToraco-Vascolari e sanità pubblica. È autore di articoli per riviste specializzate e contribuisce alla redazione dei Quaderni della Sicurezza di AiFos.

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