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Human-robot-interaction

L’interazione uomo-robot, classificata a livello internazionale come human-robot interaction o human-robot collaboration è lo studio delle interazioni tra esseri umani e robot nei vari contesti, professionali e sociali; viene anche indicata con la sigla HRI dai ricercatori. Si tratta di una disciplina oggetto di ricerca ma anche di un concetto che nelle strutture produttive è già reale e concreta.

Che l’evoluzione tecnologia proceda a velocità maggiori delle norme è un dato di fatto ed è sotto gli occhi di tutti in qualsiasi settore. Nelle realtà produttive come fabbriche e industrie i robot e i cobot sono sempre più presenti. I moderni robot, chiamati anche cobot perché sono progettati per interagire e collaborare con gli esseri umani facendo uso di una varietà di sensori analogici, sono dotati anche di intelligenza artificiale e sono in grado di interpretare in modo significativo gli “input del comportamento umano” che rilevano grazie ai sensori e trasformano in dati.

Molte aziende hanno già iniziato a utilizzare l'AI per automatizzare i processi: con i cobot la produzione è più veloce e più economica. Il punto è: sarà anche sicura?

 

Human robot interaction: la situazione attuale

 

I robot industriali di vecchia generazione manovrano pezzi pesanti e pericolosi ad alta velocità e non possono operare in sicurezza vicino all'uomo. Ecco perché la maggior parte delle fasi del processo di produzione sono completamente automatizzate e prevedono distanze di sicurezza a tutela degli operatori umani. I robot tradizionali funzionano su protocolli specifici e ripetitivi a distanza rispetto all’uomo e sono dotati di protezioni o gabbie che mettono uno spazio fisico tra operatore e macchina.

Tuttavia, questo approccio è stato rivoluzionato dall’introduzione dei cobot. Per definizione, i cobot sono collaborativi e prevedono proprio l’interazione fisica tra operatore umano e tecnologia. Hanno fatto la loro comparsa nel settore medico e automotive ma ben presto si stanno imponendo nella manifattura tanto che è stato coniato il termine di smart manufacturing per identificare le produzioni che prevedono AI e IoT (Internet of things).

È proprio qui che si aprono nuovi scenari, inediti, sulla sicurezza dei lavoratori.

 

Robot human interaction: cobot e sicurezza fin dalla progettazione

In un’analisi sulla sicurezza dei dispositivi tecnologici cobot è fondamentale partire dalla loro stessa progettazione. I fabbricanti ad oggi prevedono:

  • Un rivestimento foam, cioè un rivestimento esterno morbido
  • La presenza di sensori di contatto
  • La presenza di sensori di prossimità
  • Possibilità di guida manuale
  • Modulazione della “forza”

Sul piano della sicurezza in azienda si deve lavorare, come sempre, sulla valutazione del rischio.

Seguendo l’approccio VAS, il primo passo è chiedersi: quali sono i principali pericolo dovuti all’interazione uomo-robot cobot?

Tradizionalmente, si prendono in considerazione 5 scenari:

  1. Collisione, causata da guasto dei sensori o da errori umani
  2. Schiacciamento, con la caduta del robot sull’operatore
  3. Spinta, soprattutto in presenza di carrelli a guida autonoma
  4. Trascinamento, quando il robot è dotato di utensili come ganci che possono attaccarsi agli indumenti provocando incidenti meccanici
  5. Contatto, con tagli o indicenti elettrici che possono derivare da un prolungato contatto con il robot.

Non rientra in queste categorie, ma va calcolato, anche un sesto rischio: lo stress da lavoro correlato dettato dalla possibilità che gli operatori si sentano meno coinvolti nel processo produttivo e sminuiti.

Infine, bisogna aggiungere un settimo scenario molto importante: l’aggiornamento software.

Infatti, i cobot non sono dotati solo di meccanica ma anche di protocolli informatici per i quali è necessario tenere conto di almeno tre aspetti:

  1. Le variazioni delle condizioni di funzionamento delle macchine in seguito all’aggiornamento del software
  2. I problemi di responsabilità in caso di incidente a carico del fabbricante che rilascia gli aggiornamenti o è tenuto all’assistenza
  3. Rischi legati alla cybersecurity: i dispositivi devono essere tenuti al riparo da eventuali violazioni informatiche.

 

Valutazione del rischio human robot interaction e Direttiva Macchine

Come tecnologie emergenti e fondamentali nell’ergonomia produttiva evoluta, le macchine collaborative saranno protagoniste di una grande espansione in tutti i settori. In questo articolo abbiamo approfondito la necessità di un aggiornamento della Direttiva Macchine per assicurare alle aziende e ai luoghi di lavoro le esigenze di tutela dell’operatore umano.

Nel frattempo, la tua azienda sta già esplorando i nuovi impatti delle applicazioni cobot? Per non perdere l’opportunità di lavorare con le migliori tecnologie ma farlo nel modo giusto, tutelando tutti, scarica la nostra checklist gratuita per valutare gli step che ti mancano per una corretta e completa valutazione rischio macchine, robot e cobot!

 

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Lorenzo Baraldo

Scritto da   Lorenzo Baraldo

Direttore Tecnico. Dopo la Laurea in ingegneria meccanica (1999), ricopre il ruolo di Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione nella S.p.A. per la quale lavorava. Nel 2008 entra in una società di consulenza divenendo Responsabile d’area per il Nord-Est. Nel 2010 consegue la Laurea in Tecniche della Prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di Lavoro ed è oggi Docente a Contratto presso l’Università degli studi di Padova dove insegna Sicurezza nell’industria Manifatturiera al Dipartimento di Ingegneria Industriale e Rischio Meccanico al Dipartimento di Scienze CardioToraco-Vascolari e sanità pubblica. È autore di articoli per riviste specializzate e contribuisce alla redazione dei Quaderni della Sicurezza di AiFos.

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