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Energia

Nel clima contemporaneo di profondo cambiamento sociale, economico e tecnologico, la gestione dell’energia, rappresenta un requisito fondamentale per le aziende che desiderano rimanere competitive sul mercato e, allo stesso tempo, allinearsi con quelli che sono gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile.

Tra questi, ricopre importanza particolare la diagnosi energetica obbligatoria.

 

Obbligo diagnosi energetica imprese

La gestione dell’energia rappresenta per ogni impresa un’opportunità di crescita, ma per alcune esistono veri e propri obblighi. La norma nazionale e comunitaria stabilisce, come sancito dal Decreto legislativo 102/2014, pubblicato in attuazione della direttiva 2012/27/UE sull’Efficienza Energetica, l’obbligo di diagnosi energetica nei siti localizzati sul territorio nazionale, ogni 4 anni per le grandi imprese, imprese cioè che occupano più di 250 persone e con fatturato annuo che supera i 50 milioni di euro.

Per audit energetico, o diagnosi energetica, si intende quella procedura sistematica mirata a ottenere un’adeguata conoscenza del profilo di consumo energetico di un edificio o gruppo di edifici, di una attività o impianto industriale o commerciale o di servizi pubblici o privati, a individuare e quantificare le opportunità di risparmio energetico sotto il profilo costi-benefici e a rife­rire in merito ai risultati.

Lo stesso obbligo si ha (come stabilito Decreto ministeriale 21 dicembre 2017 - Agevolazioni imprese energivore), indipendentemente dalla dimensione, per le imprese iscritte alla CSEA (Cassa per i servizi energetici e ambientali):

  • con consumi di almeno 1 GWh di energia elettrica;
  • con consumi di almeno 1 GWh di energia diversa dall’elettrica intensità elettrica rispetto all’indice di bilancio VAL (Valore Aggiunto Lordo) superiore al 20%.

 

Gestione dell’energia: i 3 fattori da considerare 

Se per i soggetti rientranti nel campo di applicazione delle precedenti norme vi sono degli obblighi normativi, esistono tuttavia anche numerosi fattori che spingono le imprese non obbligate a gestire il tema dell’Energy Management. Vediamo i principali.

  • Fattori economici: a fronte dell’aumento per la spesa energetica vi è la necessità di abbattere i consumi e raggiungere una maggiore indipendenza dalle fluttuazioni dei prezzi di mercato.
    Tra i fattori economici rientra anche la possibilità di accedere ad agevolazioni per le aziende Green, così come per l’accesso a bandi di finanziamento spesso è richiesta la presenza di Diagnosi Energetica
  • Fattori gestionali: una scorretta gestione energetica può comportare poca efficienza nella produzione e vi è la necessità di migliorare gli aspetti gestionali legati a variabile “subita” e considerata un costo “inevitabile”.
  • Fattori etici: efficientare i propri consumi e certificare la propria impresa costituisce la dimostrazione dell’importanza data dall’impresa ai temi della sostenibilità ambientale, sociale e economica: una sensibilità sul tema aiuta a comprendere meglio le future evoluzioni nell’ambito della transizione ecologica e, allo stesso tempo, rappresenta un rafforzamento del brand da un punto di vista commerciale per le aziende “più evolute” sul tema.

 

Sistema di Gestione dell’Energia: come si implementa

La norma di riferimento, integrabile con gli altri sistemi di gestione, è la ISO 50001:2018 (“Sistemi di gestione dell’energia – Requisiti e linee guida per l’uso”), che fornisce una guida alle imprese affinché possa essere realizzato un Sistema di Gestione dell’Energia (SGE) che consenta di migliorare in modo continuo la propria prestazione energetica

Lo standard ISO si concentra sulle prestazioni dell’organizzazione, valutando il rendimento energetico nello specifico, e richiede che la promozione dell’efficienza energetica venga considerata lungo tutta la catena di distribuzione dell’organizzazione e, importante novità, che sia un requisito da richiedere ai propri fornitori.

Gli obiettivi raggiungibili per le aziende che applicano la norma sono molteplici:

  • un aumento dell’efficienza energetica,
  • una riduzione dei costi,
  • un miglioramento delle prestazioni energetiche, che vanno pertanto integrate nella gestione delle attività quotidiane dell’organizzazione.

Lo scopo è dunque quello di elaborare una politica energetica appropriata alla dimensione e alle esigenze dell’organizzazione e di eventuali Società controllate. Tale politica deve prevedere un impegno al miglioramento continuo, definendo obiettivi e i traguardi energetici e supportando la progettazione e l’acquisto dei prodotti-servizi e sarà riesaminata e aggiornata annualmente.

 

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Mattia De Marchi

Scritto da   Mattia De Marchi

Laureato in Ingegneria Civile presso l’Università degli Studi di Ferrara nel 2018, l’anno successivo entra a far parte della squadra di Polistudio S.p.A. nel Team Ricerca e Sviluppo. Studia gli aggiornamenti normativi e strumentali e fornisce assistenza tecnica agli altri team, propone miglioramenti procedurali e promuove progetti innovativi a colleghi e clienti. Dal febbraio 2022 è Quality Manager, responsabile del Sistema di Gestione Qualità di Polistudio.

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