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Sistema-di-Gestione-della-Sicurezza-Ferroviaria-per-evitare-incidenti

Perché è importante dotarsi di un Sistema di Gestione della Sicurezza Ferroviaria?

Il treno è uno dei mezzi più sicuri, come d’altronde l’aereo. Le conseguenze dei rari incidenti tuttavia sono assai spesso drammatiche e, per questo, è volontà comune delle imprese ferroviarie (IF) e dei gestori dell’infrastruttura (GI), contenere quanto più possibile il rischio e ridurre una probabilità di accadimento già di per sé molto bassa.

Negli anni, l’evoluzione della tecnologia ha contribuito in maniera importante alla sicurezza ferroviaria e continuerà a migliorare la tendenza a un’incidentalità nulla, obiettivo primario di tutti gli attori coinvolti.

 

Fattore umano e organizzativo

L’attuale normativa di riferimento, da poco aggiornata con l’introduzione del cosiddetto IV° pacchetto ferroviario, stimola ora tutti i soggetti coinvolti nella sicurezza ferroviaria a porre maggiore attenzione ai fattori umani e organizzativi che possono influenzare il rischio e auspica lo sviluppo della cultura della sicurezza nei vari livelli dell’organizzazione come ulteriore misura di prevenzione.

Attraverso il Sistema di Gestione della Sicurezza Ferroviaria (SGS), strumento di cui si sono dotate negli anni le IF e i GI secondo quanto previsto, vengono affrontati quindi in maniera strutturata e sistematica anche i comportamenti, con il ricorso ad esperti e l'impiego di metodi riconosciuti.

 

Valutazione del rischio e competenze non tecniche del personale

Il dibattito sulle modalità più corrette per procedere è tutt’ora acceso tra gli addetti ai lavori: alcuni sottolineano l’importanza dello sviluppo delle cosiddette Non Technical Skills, altri sono più propensi ad un approccio di valutazione del rischio, attraverso metodologie quali “8D Problem Solving”, “Root cause analysis” etc.

 

Fattori interni/esterni e soggetti interessati

Ulteriore elemento di novità riguarda l’analisi del contesto e delle parti interessate.

In accordo con il concetto del “Risk Based Thinking”, il IV° pacchetto ferroviario invita a definire i fattori interni ed esterni del contesto nonché i requisiti/aspettative delle parti interessate che possono dar luogo a ripercussioni sul Sistema di Gestione della Sicurezza e quindi sull’effettiva sicurezza di esercizio. Di conseguenza IF e GI struttureranno un piano di azione per gestire detti aspetti.

Le variabili da considerare sono moltissime e l’impegno di risorse è costante. Tuttavia, una nota positiva esiste e riguarda l’impostazione del nuovo Regolamento Europeo di riferimento, il 762/2018.

Tale Regolamento è basato sulla struttura di alto livello (High Level Structure) delle norme ISO ad applicazione volontaria e permette un migliore interfacciamento tra sistemi e integrazione della documentazione.

Sono in tal modo favorite anche le organizzazioni più piccole, quali per esempio IF e GI in esercizio su reti ferroviarie rientranti nell’ambito di applicazione del decreto legislativo 15 luglio 2015, n. 112.

 

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Davide Comunian

Scritto da   Davide Comunian

Davide entra in Polistudio per la redazione delle sua tesi di laurea in Ingegneria della sicurezza civile e industriale all’Università degli Studi di Padova in ambito sistemi di gestione della sicurezza ferroviaria. HS&E Technician, attualmente si occupa di valutazione dei rischi e di sistemi di gestione. Crede nell’importanza del continuo sviluppo professionale e personale non solo nell’ambito tecnico ma anche nelle cosiddette “non technical Skill”.

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