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Mobility manager 2021 decreto

Dopo oltre 20 anni la figura del Mobility Manager era stata rivista con il decreto rilancio del 19 maggio 2020, convertito con L.17.7.2020 n.77. Il numero dei dipendenti per l’obbligo del Manager, per le aziende o gli enti pubblici ubicati in determinate aree, era passato da 300 a 100.

Mancavano però ancora all'appello i decreti relativi alla redazione del piano della mobilità e dei chiarimenti riguardo le funzioni, la durata della carica e le modalità di nomina del Mobility Manager aziendale.

 

Le novità di Maggio 2021

Il 12 maggio 2021 il ministro Cingolani della Transazione Ecologica e il ministro Giovannini delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili hanno firmato il decreto recante le “Modalità attuative delle disposizioni relative alla figura del mobility manager”.

Per inquadrare meglio l'argomento partiamo con le definizioni fornite dal decreto:

  • Mobility Manager aziendale: figura specializzata nel governo della domanda di mobilità e nella promozione della mobilità sostenibile nell’ambito degli spostamenti casa-lavoro del personale dipendente

  • Mobility Manager d’area: figura specializzata nel supporto al comune territorialmente competente nella definizione e implementazione di politiche di mobilità sostenibile, nonché nello svolgimento di attività di raccordo tra i mobility manager aziendali

  • Piano degli spostamenti casa-lavoro (PSCL): strumento di pianificazione degli spostamenti sistematici casa-lavoro del personale dipendente di una singola unità locale lavorativa

  • Dipendenti: si considerano come dipendenti le persone che, seppur dipendenti di altre imprese e pubbliche amministrazioni, operano stabilmente, ovvero con presenza quotidiana continuativa, presso la medesima unità locale in virtù di contratti di appalto di servizi o di forme quali distacco, comando o altro.

Mobility Manager normativa: il decreto in pillole

  • Il numero dei dipendenti per l’obbligo del Manager, per le imprese e le pubbliche amministrazioni con singole unità locali ubicate in determinate aree definite dal decreto, passa da 300 a 100. Esse entro il 31 dicembre di ogni anno devono adottare un PSCL del proprio personale dipendente.

  • Anche chi non rientra nei criteri può procedere facoltativamente all’adozione del PSCL.

  • Il PSCL dovrà essere trasmesso entro 16 giorni dall’adozione al comune territorialmente competente. In seguito, il comune e il Mobility Manager d’area individuano eventuali modifiche al PSCL.

  • Le misure utili verso forme di mobilità sostenibile per indirizzare gli spostamenti casa-lavoro sono individuate nel PSCL. Nel Piano vengono descritti anche i vantaggi (ad es: tempo dello spostamento, comfort, costi, ambientali, etc.).

  • Pubbliche amministrazioni ed imprese nominano il Mobility Manager aziendale per adottare il PSCL. Questa figura pianificherà, programmerà, gestirà e promuoverà la mobilità sostenibile.

  • Anche chi non rientra nei criteri può procedere facoltativamente alla nomina del Mobility Manager aziendale.

  • I Mobility Manager d’area sono nominati dai comuni con il fine di coordinare i Mobility Manager aziendali con con compiti legati alla mobilità sostenibile di supporto ai comuni stessi.

Leggi anche dal nostro Blog:

 

Le funzioni...

 

...del mobility manager aziendale

 

1.funzioni mobility manager

 

...del mobility manager d’area

2.Funzioni mobility manager area

 

Quali sono i requisiti per essere Mobility Manager?

Può ricoprire il ruolo di Mobility Manager una figura di “un’elevata e riconosciuta competenza professionale e/o comprovata esperienza nel settore della mobilità sostenibile, dei trasporti o della tutela dell’ambiente.

 

Che cosa aspettiamo ora?

Entro 90 giorni dall’entrata in vigore del decreto saranno definite mediante decreto interministeriale le «Linee guida per la redazione e l’implementazione dei piani degli spostamenti casa-lavoro (PSCL)».

 

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Giovanni Costantini

Scritto da   Giovanni Costantini

Laureato in Ingegneria della Sicurezza civile ed industriale presso l’Università degli Studi di Padova nel 2019 con una tesi sperimentale utilizzando il simulatore di guida sulla tematica della fatica passiva del conducente, l’anno successivo entra a far parte della squadra di Polistudio S.p.A. nel reparto Ricerca e Sviluppo. Studia gli aggiornamenti normativi e strumentali e fornisce assistenza tecnica agli altri team, propone miglioramenti procedurali e promuove progetti innovativi a colleghi e clienti.

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