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Registro-carico-scarico-rifiuti

Parlando di rifiuti è doveroso fare riferimento al registro carico scarico rifiuti, lo strumento previsto normativamente per documentare tutte le operazioni di carico e scarico e dimostrarne a terzi la loro corretta gestione… praticamente il documento principale in materia!

 

È stato pensato per raccogliere tutte le informazioni sulle caratteristiche dei rifiuti prodotti e gestiti in termini di quantità e di qualità. Insieme al Formulario di Identificazione del Rifiuto (FIR) è stato previsto quale strumento formale con il quale l’azienda può dimostrare a terzi la corretta gestione dei rifiuti nel rispetto dell’ambiente (specie lo scarico rifiuti pericolosi), tracciandone tutte le attività che partono dalla produzione, allo stoccaggio per essere poi trasferite per il recupero o lo smaltimento.

 

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Normativa obbligo tenuta registro rifiuti

Il testo di legge che regolamenta l’obbligo tenuta registro rifiuti è il decreto legislativo 152 del 2006 nella parte IV:

  • l’art. 188-bis prevede il controllo della tracciabilità dei rifiuti,
  • l’art. 190 introduce il registro di carico e scarico
  • l’art. 258 tratta della violazione degli obblighi di comunicazione, di tenuta dei registri obbligatori e dei formulari.

Registro rifiuti soggetti obbligati

Sono obbligati alla compilazione e tenuta dei registri di carico e scarico dei rifiuti tra gli altri:

  1. gli enti e le imprese produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi e gli enti e le imprese produttori iniziali di rifiuti speciali non pericolosi di cui alle lettere c) e d) del comma 3 dell'articolo 184 e di rifiuti speciali non pericolosi da potabilizzazione e altri trattamenti delle acque di cui alla lettera g) del comma 3 dell'articolo 184;

  2. gli altri detentori di rifiuti, quali enti e imprese che raccolgono e trasportano rifiuti o che effettuano operazioni di preparazione per il riutilizzo e di trattamento, recupero e smaltimento, compresi i nuovi produttori e, in caso di trasporto intermodale, i soggetti ai quali sono affidati i rifiuti speciali in attesa della presa in carico degli stessi da parte dell'impresa navale o ferroviaria o dell'impresa che effettua il successivo trasporto ai sensi dell'articolo 188-ter, comma 1, ultimo periodo;

  3. gli intermediari e i commercianti di rifiuti.

 

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Compilazione Registro Carico Scarico Rifiuti

Per i produttori, nel registro di carico e scarico devono essere annotate entro dieci giorni lavorativi dalla produzione del rifiuto e dall'avvio a smaltimento/recupero le informazioni sulle quantità di rifiuti prodotti distinti per tipologie specifiche.

La documentazione di cui sopra deve essere conservata presso il sito di produzione. Deve essere accompagnata dai formulari di identificazione relativi al trasporto dei rifiuti, o con la copia della scheda del sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (SISTRI), trasmessa dall'impianto di destinazione dei rifiuti stessi. La documentazione deve essere conservata per almeno cinque anni dalla data dell'ultima registrazione.

 

Registrazione rifiuti: formalità per la tenuta

Le informazioni contenute nei registri rifiuti devono essere rese disponibili in qualunque momento all'autorità di controllo qualora ne faccia richiesta. L’attendibilità di questi documenti è attestata per il fatto che i registri di carico e scarico sono numerati, vidimati e gestiti con le procedure e le modalità fissate dalla normativa sui registri IVA. I registri sono numerati e vidimati dalle Camere di commercio territorialmente competenti.

 

Registro rifiuti informatico e stampa su carta

Il registro di carico e scarico può essere tenuto anche attraverso sistemi informatici, memorizzando perciò i dati a computer, tramite software specifici, e stampando successivamente su carta formato A4, regolarmente numerata e vidimata e conforme agli allegati A e B al DM 148/1998.

 

Criticità del registro carico scarico rifiuti

La compilazione del registro di carico e scarico di rifiuti è dovere di numerose aziende, che spesso mancano di indicazioni corrette per quanto riguarda la sua compilazione.

La questione è però non da poco perché anche i più semplici errori possono comportare pesanti sanzioni, che si aggravano ancor più nel caso vengano trattati rifiuti pericolosi.

 

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Redazione Polistudio

Scritto da   Redazione Polistudio

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