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Manutenzione fognaria

Con la Delibera n. 14 del 21 dicembre 2021, l'Albo Nazionale Gestori Ambientali ha definito il modello unico del formulario per il trasporto dei rifiuti provenienti dalle attività di manutenzione reti fognarie, come previsto dall’art. 230 comma 5 del D.Lgs. 152/2006.

Vediamo in questo articolo gli estremi della delibera e del nuovo formulario.

 

Delibera n. 14 del 21 dicembre 2021: tra proroghe ed entrata in vigore

L'entrata in vigore della delibera, inizialmente prevista per il 30 aprile 2022, è stata successivamente posticipata al 1° luglio 2022 con previsione ulteriore di un periodo di sperimentazione del nuovo modello di formulario avvenuto durante tutto il mese di giugno 2022, un mese prima dell'entrata in vigore definitiva.

 

Rifiuti derivanti da manutenzione rete fognaria: definizione

Ricordiamo che tali rifiuti derivano dalla manutenzione di:

  • reti fognarie di qualsiasi tipologia, sia pubbliche che asservite a edifici privati
  • fosse settiche
  • bagni mobili e manufatti analoghi
  • sistemi individuali di cui all'art. 100, comma 3 del D.Lgs. 152/2006

e si considerano prodotti dal soggetto che svolge l'attività di pulizia manutentiva.

Detti rifiuti possono essere conferiti direttamente a impianti di smaltimento o di recupero o, in alternativa, essere raggruppati temporaneamente presso la sede o unità locale del soggetto che svolge l'attività di pulizia manutentiva, nel rispetto delle condizioni di cui all'art. 185-bis del D.Lgs. 152/2006.

Il soggetto che svolge l'attività di pulizia manutentiva è comunque tenuto all'iscrizione all'Albo Nazionale Gestori Ambientali per lo svolgimento delle attività di raccolta e di trasporto di rifiuti, e all'iscrizione all'Albo nazionale degli autotrasportatori di cose per conto di terzi.


Nuovo formulario trasporto rifiuti

Il nuovo formulario, documento unico ai sensi dell’art. 230 del D.Lgs. n. 152/2006, è utilizzato come modello sostitutivo al normale formulario (art. 193 D.Lgs. n. 152/2006) “esclusivamente per il trasporto del rifiuto dai diversi luoghi in cui viene effettuata l’attività di pulizia manutentiva, fino al raggruppamento temporaneo”, oppure direttamente ad impianto autorizzato al trattamento o che ha effettuato la comunicazione di cui all’art. 110, comma 3 o l’iscrizione in procedura semplificata.

Il modello è emesso dal soggetto che effettua l’attività di pulizia manutentiva, ed è prodotto e vidimato virtualmente, tramite apposita applicazione digitale, resa disponibile sul sito dell'Albo Nazionale Gestori Ambientali.

Come specificato nella Delibera dell’Albo, una volta effettuato il trasporto, il documento unico integra il registro di carico e scarico, ai sensi dell’art. 190 del D.Lgs. 152/2006:

  • nel caso di conferimento direttamente ad impianto di smaltimento o recupero è possibile annotare un unico movimento (carico e scarico contestuale), inserendo nella prima colonna del registro di carico e scarico il numero univoco, riportato sul documento unico di trasporto, ed apposto virtualmente al momento della generazione del documento stesso.

  • Nel caso di trasporto verso il deposito temporaneo, verrà effettuata una registrazione di solo carico come produttore del rifiuto, in ragione del regime di “fictio iuris” stabilita dall’articolo 230, comma 5, indicando nella prima colonna del registro il numero univoco del documento generato.

  • La successiva attività di trasporto, dal deposito temporaneo all’impianto di trattamento, sarà invece accompagnata dal normale formulario di cui all’articolo 193 del D.Lgs. 152/2006.

Il modello del documento da utilizzare è riportato nell’allegato A alla Delibera sopra citata e le relative istruzioni di compilazione nell’Allegato B.

 

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Anna Mezzanato

Scritto da   Anna Mezzanato

Laureata in giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Ferrara con una tesi in diritto ambientale in materia di economia circolare. Inizia il suo percorso lavorando in una multiutility operante nel settore nella gestione integrata dei rifiuti urbani. Nel 2019 inizia a collaborare con una società di consulenza in qualità di consulente legale ambientale. Nel 2020 entra a far parte di Polistudio S.p.A. occupandosi della verifica delle idoneità tecnico professionale dei fornitori per conto delle aziende clienti e verifica della conformità dei processi aziendali alla normativa in materia di sicurezza e ambiente.

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